fedefiori

Bella come il sole.

E’ un modo di dire che, se non avete conosciuto Federica, non comprenderete mai appieno. Il sole Federica ce l’aveva dentro, come certe nuvole che in alcune giornate incerte allungano le loro braccia di luce fino a terra.

E bastava un sorriso, uno sguardo o una parola per accorgerti della luce che traspariva da questa ragazza. Perché Federica riusciva a farsi ascoltare come un vero leader fondendo dolcezza e vivacità in una formula perfetta. Non era solo carisma, era una forza che veniva dal cuore, dall’amore verso il prossimo che catalizzava tutti quelli che aveva intorno.

Una ragazza che aveva il dono di saper insegnare ai bambini ad amare la musica come la amava lei. I suoi piccoli allievi di pianoforte la adoravano. E non poteva essere altrimenti.

Inutile dire quanto amasse la Roma, tanto da preferirla, a volte, agli appuntamenti con il fidanzato. Federica conosceva molti calciatori per il suo impegno come madrina in diverse manifestazioni benefiche. Tante cerimonie che non sono niente rispetto al numero delle iniziative che sono nate per ricordare lei. Perché il ricordo di Federica è oggi, se possibile, più forte e vivo che mai e si autoalimenta dell’amore che lei stessa ha lasciato intorno a sé.

Quello che segue è uno stralcio della lettera che Federica ha scritto per i suoi compagni di classe alla vigilia degli esami di maturità. Sono parole tenere e allo stesso tempo terribili per quanto somigliano ad una sorta di testamento spirituale.

“…Penso che ora in ognuno di noi ci siano i pezzi di tutti noi: piccoli frammenti di vita, dolci ricordi da tirar fuori al momento giusto. Ora che siamo più ricchi delle nostre diversità siamo pronti ad affrontare il mondo, in prima linea sempre come vincenti. Spero con il cuore che ognuno riesca a realizzare i propri sogni e superare ogni difficoltà, bisogna lottare per conquistare la vetta ma vale la pena arrivare in cima e vivere una vita da “primi della classe”. Abbiate fiducia in voi e imparate a ridere della sorte. Vi auguro che ogni momento che passa, possa essere sempre migliore; vi auguro una vita da protagonisti, sempre e comunque.”

Mi permetto di concludere con dei versi che mi risuonano in testa da quando ho visto la fotografia di Federica e ancor più ascoltando i suoi cari parlarne. Poiché l’idea del sole e dei fiori continua ad accompagnarmi quando penso a lei. Ciao piccolo Girasole.

…Non aria, né fuoco, né acqua
ma
terra,
terra soltanto
saremo
e forse
alcuni fiori gialli.

Pablo Neruda

Chiali, per Rosso&Giallo

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